Parlando del fantasy non si può non partire da suo nonno, il poema epico.
Ho ripreso in mano Iliade, Odissea e Eneide, tre poemi che di solito si leggono nell’età sbagliata, senza apprezzare l’insieme di avventura, passione, fantasia che sono. Proprio come i romanzi fantasy di oggi: Omero e Virgilio hanno parlato per primi di viaggi incredibili come quelli di Tolkien, di battaglie da far invidia a George R. Martin, di creature fantastiche ancora di più che in Terry Brooks, e non si può non partire da loro quando si fa un viaggio nella fantasia.
Come compendio a questi tre capolavori mi sono letta Gli dei e gli eroi della Grecia di Karol Kereny, libro fondamentale per orientarsi nella mitologia greca, che tra le altre cose continua ad ispirare gli autori di oggi.
Come film collegati ho rivisto Troy, filmone del 2004 con un improbabile Achille sotto le vesti di Brad Pitt, una bellissima Elena dal volto di Diane Kruger e un ottimo Ulisse interpretato da Sean Bean: fumettone, ma di impatto, anche se io continuo a preferire l’Odissea di Francesco Rosi con il povero Bekim Fehmiu, che conto di rivedere presto. E a proposito di Odissea non posso non segnalare il bellissimo fumetto uscito per la Marvel nella collana dedicata ai classici della letteratura, un omaggio e un’unione tra classici e narrativa disegnata, alla faccia di chi pensa che i fumetti siano serie B.

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